25 APRILE 2024

24 Aprile 2024 Lascia il tuo commento

la nonna la ricordo assoluta esclusivamente vestita a lutto per la morte di un figlio

 

furto che la guerra commette a spese quasi esclusivamente dei sottoproletari mandati a gonfiare i plotoni della sfortuna

 

negli abiti assolutamente neri

 

quando mi accompagnava, lungo il ponte levatoio che scavalcava il fosso attorno alle mura tardomedievali, mi illustrava come si sconta il peccato delle briciole di pane lasciate cadere e sprecate

 

si diceva sicura che, se mi fossi reso colpevole dello spreco, sarei andato con le dita accese a recuperarle, quelle briciole, nel buio delle troniere sotterranee delle quali dal ponte si occhieggiava l’imboccatura

 

per me era quanto certamente sarebbe accaduto e che mi ingegnavo, con infantile preoccupata serietà, a trovar come evitare

 

la letteratura precauzionale della nonna assunse una deriva inattesa quando, nelle grotte scure sotto le mura, pochi anni dopo, la ragazzina si trovò a spegnermi le fiammelle alle dita

 

evitando ogni spreco si restava a tacere o parlare a carezze

 

una briciola al giorno

 

ogni giorno che venne  

 

una vita alla volta

 

25 Aprile: come allora domani è una festa

 

una delle molte ancora di nostra competenza

 

ma è la festa che i morti concessero ai vivi

 

è festa di quanto si è salvato e dolore della perdita che la festa tiene in piedi

 

in un angolo dello sguardo la gonna del vestito a lutto della nonna sventola e rammenta l’amore restato senza oggetto

 

è morta la prova della verità nascosta

 

è festa lugubre di una ingiustizia perpetrata

 

sottrazioni e mancanze fanno smarrire il senso dell’esistenza

 

le cose che il pensiero desidera sono i resti di un corpo senza vita coperto dalla terra sollevata dalle bombe che gli avevano prosciugato tutto l’ossigeno che l’aria conteneva

 

sarebbe bello che fosse domani la liberazione dalla confusione

 

ma non sarà

 

già oggi bruciano i polmoni a causa di questa aria incendiata dall’innesco della malevolenza

 

ci sono due alberi cui tenermi

 

-gli occhi scuri di lei che si spalancavano alla sorprendente efficienza della vita

 

-gli occhi celesti del ragazzo spalancati contro il cielo che c’era sparito dentro tutto intero quando la morte l’aveva fermato 

 

quando succede che penso come oggi mi sembra di avere di nuovo le dita accese a farmi lume nel buio senza colpe da scontare 

 

è andata così che le ho scritto

 

”ho solo te e ti faccio la promessa di restare per sempre perché tu sei tutta la conoscenza del mondo e l’unica conclusione possibile….

 

ricorro alla determinazione dell’affetto perché non ho nessuna certezza assoluta

 

la determinazione dell’affetto è l’unico presidio per sostenere le minacciose azioni quotidiane di questo regime politico

 

e per non temere il peggio che, si può esser certi, sta disponendo: per guastarci domani!


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