Il libro sul comodino

La mia selezione

Ecco un pochi di libri che amo, il che non significa che sia d’accordo con tutto quello che c’è ‘dentro’ né che di tutti abbia letto tutto, essendomi spesso limitato ad amarli, appunto, superficialmente, per il semplice fascino di certe idee di base, a volte per il loro profumo di carta nuova, addirittura per la loro scientificità talora, infine quasi sempre perché amavo i libri e le persone che mi segnalarono l’esistenza dei successivi. Qui stanno alla rinfusa, non secondo i tempi che li ebbi nelle mani ma secondo i modi di come li ritrovo qua e là per le stanze, negli angoli, sotto i cuscini o nelle valige negli armadi sui comodini nelle case degli amici e solo alla fine nella memoria, che mi fa difetto perché il passato è troppo. Seppure felice.

computer di quattordicesima generazione

Nessuna intelligenza, secondo il Golem, è alla base della vita. L’uomo è diventato la specie più evoluta per combinazione, per la legge dei grandi numeri. L’uomo descritto da Lem è un essere inconsapevole della sua origine e del suo destino. Il Golem mina ogni certezza e ogni teoria scientifica. (Libero Iaquinto) “Il mondo, secondo questa… Mostra articolo

leggi di più

l’universo del dubbio di Borges

“Colloqui con Borges“   di Maria Esther Vazquez – edizioni Novecento- Biblioteca Narciso- prima edizione 1982.     “Jorge Luis Borges (….) è uno dei più grandi scrittori del Novecento. Introducendo la metafisica nella letteratura fantastica, egli ha creato un universo del dubbio, i cui simboli interrogano il lettore sulla sua stessa esistenza.” (seconda di copertina)

leggi di più

uno ‘zero’ in grado di immaginare tutto il resto

“Queste, naturalmente, non sono che banalizzazioni e idiozie. Quelle in cui a Girolamo capita di inciampare quando si sente sperduto nella vertigine dell’universo di cui lui è meno di uno zero. Ma è uno zero che quell’infinito, quell’ultraumano, in modo approssimativo e imperfetto è comunque in grado di figurarselo.” (pag. 172)

leggi di più

uno tra gli ‘imperdonabili’

“L’ironia è la via di fuga dei codardi” (pag. 51)

leggi di più

spuntare sulla soglia

“Di tanto in tanto qualcuno di noi puntava sulla soglia dell’appartamento di qualcun altro, con una bottiglia in una mano dolci o fiori o cibarie nell’altra, e passavamo la serata a parlare, spettegolare, sacramentare sull’idiozia di quelli in alto, a domandarci di noi sarebbe morto per primo. E adesso devo smettere di usare il pronome… Mostra articolo

leggi di più

un appassionato scrivere

“È arrivato il momento di smettere di essere quelli che hanno visto migliaia di alberi, ma non hanno mai davvero visto una foresta.”

leggi di più

ciò che dimentichiamo nel parlare

“Spesso gli umani pregano e dimenticano di cosa le bocche sono capaci, dimenticano che tutte le orecchie sono in ascolto, che quando gli aneliti sono rivolti agli dèi, loro possono farne una questione personale.”

leggi di più

in odore di Nobel

“gli uomini si credono troppo importanti” (….ma, poi, quello che troverete non è letteratura è onnipresente inarrivabile scrittura…)

leggi di più

ragazze dalle gambe lunghe

A pagina 86 “Anche le ragazze dalle gambe lunghe che erano arrivate a New York in trattore salivano senza sosta, dal purgatorio dell’avidità maschile al Paradiso delle Puttane, il Palazzo dei Beni Materiali.”

leggi di più

Cees Nooteboom

“Invecchiare è, in parte, rifiutarsi di costruire nuovi ricordi” (Iperborea Edizioni – 2003 – pag.163) ”Non appena era questione di sacrifici ci si trovava di nuovo sul Golgota, e lui, evidentemente, non poteva essere redento senza ammazzare qualcuno, fosse pure se stesso.” (Cit. pag. 173) ”Vede, dopo un po’ ci si comincia a rendere conto… Mostra articolo

leggi di più

il disumano dell’uomo

“Lui forniva una ben strana spiegazione: il delitto era fine a se stesso. Era un delitto maturato nel vuoto, in un perfetto e gelido nulla, nella totale assenza del benché minimo movente.” (pag.308) Questo va oltre l’istinto di morte come ‘sadismo’. Rivela la limitatezza della teorizzazione corrente in proposito. La pulsione è azione priva di… Mostra articolo

leggi di più

città bunker

“Quando al secondo anno affrontammo il funzionamento dei meccanismi di difesa e scoprimmo, con stupore, la forza di quella parte della nostra psiche, cominciammo a capire che se non fossero esistite la razionalità, la sublimazione, la negazione -tutti quei trucchi che ci concediamo- se invece avessimo osservato il mondo senza alcun strumento di difesa, con… Mostra articolo

leggi di più

l’eremita

(pag 75) “O come vorrei vedere una vera aureola! come vorrei toccarla, e darle baci e stare inchinato una notte. Cos’è il silenzio di cui parlate? Cos’è il dentro di cui parlate? Siete qui, adesso? Per lo meno date risposta. Fate perlomeno un cenno modesto un rintocco, una scossa breve di una cosa, apparite come… Mostra articolo

leggi di più

non decidiamo noi cosa pensare

” Non siamo noi a pensare, sono i pensieri che passano attraverso di noi. Chiederci come facciamo a pensare un dato pensiero è forse come chiedersi come faccia un sasso del mare ad alzare un’onda sopra di sé. Ciò che chiamiamo coscienza, libero arbitrio, spiritualità, divinità, probabilmente non è che un modo per designare la nostra… Mostra articolo

leggi di più