lanterne magiche

6 Luglio 2025 Lascia il tuo commento

rimangono i minimi gesti: atti della volontà intermedia, che succede all’iniziativa e le conferisce un ‘verso’

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in quelli sta la chiave del legame, del ricordo e della ricreazione della memoria oggettuale in azioni distratte

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l’attività mentale, alimentata dalle scintille ascendenti dei cinque sensi, cambia la nostra visione del mondo: è solo una lieve alterazione che però non può restare fissata perché la biologia cerebrale è talmente energetica che il cambiamento si riversa in un precipitare di frame muscolari discendenti

si può affermare che senza le vie ascendenti non ci sarebbero nè vita nè movimento

e che il movimento attuale dei corpi è sempre una galleria di frame fotografici estratti dal film di tutto quanto c’è stato tra noi e gli altri e tra noi e il mondo 

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i nostri avi, nelle caverne d’ombra della nascente cinematografia, avevano illuminato questo fenomeno della giustapposizione degli istanti di pensiero col movimento truccato delle lanterne magiche

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secondo questa funzione oggi, la mia mente illuminata dal tuo ricordo, mostra due che furono esclusivamente sangue e pensiero e oggi sono soprattutto muscoli e respiro

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i nostri corpi fisici sono diventati un sinuoso serpente da un’ansa del quale una mano respira afferrando misurati pugni d’aria che scivola via subito tra le dita

questo organo primitivo, sintesi di potenza ed esattezza, disegnato delicato e forte, dice di un indissolubile rapporto tra l’insufficiente abilità di strutture anatomiche evolute di fronte all’inafferrabile natura aerea del pensiero 

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sicché la ricerca continua di tutto quanto appena toccato non potrà mai essere trattenuto, può essere raccontata soltanto dallo sfolgorio alternate di una lanterna nel buio  accogliente del non cosciente degli esseri umani

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con te, nel buio di anni incoscienti, la mia mano nell’altra tua mano hanno concordato di assistere accanto alla visione di quello che ogni volta sarebbe accaduto

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avevamo da tempo, a tale scopo, arredata una stanza con vernici di luce ed ombra

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quando un mattino ci eravamo applicati a sceglierne due diversi timbri per ottenere il miglior gradiente di accostamento non sapevamo ancora quello che stavamo facendo 

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oggi dico che l’immaginazione si rivelò una prassi mentale assoluta che guidava sulla mazzetta delle vernici due mani cieche verso la creazione di una convivenza di gradevolezza finora sconosciuta


tragica prepotenza degli estremi e modestia della costanza intermedia
Lei io e una rondine

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