l’elettrificazione della letteratura

31 Maggio 2025 Lascia il tuo commento

una  lampadina accesa alta sui campi il filo elettrico verticale disteso sale verso il cielo

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la narrazione è illusoria e l’inizio risiede in punti di incrocio fuori del campo visivo e il vero senso delle cose ci sfugge

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tutta l’umana produzione letteraria risulta una rete di alimentazione che ci toglie dal buio 

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essa è, tuttavia, elettrificata da sperduti generatori galattici precedenti nel tempo la biologia cerebrale delle aree del pensiero e della scrittura

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questi fili che cadano dal buio vogliono dire di quando la festa finisce la terra si vuota e a noi non resta che un orientamento esclusivamente verticale

e tutti presi a stare ben diritti sui nostri piedi in alto non ci viene di guardare e dunque non sapremo dire dov’è affisso il filo dello zenit che tiene il bagliore di polvere siderale

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il mistero inerente certe rappresentazioni oniriche indica che la mente non ha potuto pensare un luogo di origine 

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e nel sonno la ragione (che nel sonno perdura) se non può realizzare una conoscenza concepibile entro i suoi limiti,, lascia spazio all’assurdo e crea una finestra sul cielo

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ma questo non esaurisce lo stupore e al risveglio ancora la sospensione della lampadina rimane implausibile

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ma io dico che invece il sogno significa quanto a lungo ti ho aspettata 

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e che anche adesso che sei qua ogni notte dormendo mi invento che la tua rassicurante permanenza diurna rimane sostenuta da niente che io meriti

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il sogno sempre si ripete, ma non ha una causa che lo renda comprensibile a chiunque

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dunque devo essere io a sostenerne la sorprendente lucentezza rinunciando ogni volta a capire


Il trauma della differenza
‘S’

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