un invito
Ora bisogna dire che è già stato detto tutto. Cioè niente. Perché nonostante tutto ciò che è stato detto e scritto non restano che l’impazienza o il misticismo di ciascuno: il singolo, a conclusione della esperienza, è testimone esclusivo del proprio senso della vita.
La grande dote per continuare a scrivere e parlare è dunque il coraggio di tollerare la paradossale inutilità dell’iniziativa utilitaristica.
Quello che ci è indispensabile è l’arte. Nell’arte è la materia che si fa viva. Non c’è mediazione. L’arte accade in modo impersonale. Il genio si presta alla vita.
E per noi? Vale un abbraccio. Prenderti la mano. Ma anche una lettera di passione. Certe parole adatte. Sono sempre in auge gesti tempestivi. Possiamo essere artisti nei nostri comportamenti.
“Vieni!”