tutto quello che servirà sempre
Come tutto debba confluire ( o refluire? ) in te, non so spiegarmelo. Come i fuochi prospettici di un infinitamente esteso orizzonte e di una singola stella bruciante si siano collegati provocando una inflazione nei processi mentali, è un mistero.
Non ci terrei così tanto a capire, se fosse per me. Ma ne va della tua condiscendenza. Dei tuoi favori. Madrediddio! ogni amore è invocazione corale e nembo di frecce che traversa le Termopili.
Questo è: obbligo a capire per fornire alimenti alla tua disponibilità. All’ascolto delle mie pretese. Al perdono preventivo. Alla degnazione.
Persuadermi dell’inutilità di tutto questo? No: perché io ricordo quanto grande fu il tuo stupore. Quanto fu immediatamente ‘avido’ di quei primitivi sortilegi il tuo sguardo. E io vidi, e decisi di diventare, tutto quello che ti sarebbe servito sempre.
Oggi gioco col pensiero di noi. Ogni momento. Faccio la realtà che posso permettermi: so creare cose che non prenderanno altra forma se non di occhiate e minimi gesti. In presenza di te.