password

21 Giugno 2020 Lascia il tuo commento

foto

in-quieto-incognito

(collezione privata)


Il poco di buonsenso: per non sfigurare in società al bar d’angolo. Quartiere: popolare. Abitanti: impiegati e militari del vicino aeroporto d’ogni grado ed età. Morale condivisa: tra la leggerezza dei voli e l’ira infiammabile per questioni di bassa diavoleria e rare questioni condominiali. In comune: tutto quello che si muove sugli ampi marciapiedi. Libertà: quanta ne vuoi, se riesci a tacere.

 

Da sedici anni non conosco più di dieci persone. Buone, però. Come sia stato possibile traversare la vita senza altre quisquilie non so.

 

Solo grandi amori ho praticato. Gli amori sono gli unici segreti per cui valga la pena di sfidare i delatori del regime.


Al bar e nel quartiere nessun delatore. I grandi amori forse sono insospettabili o vengono dati per scontati. Comunque non ho mai sentita una chiacchiera: che vuol dire che non viene loro attribuito un peso reale nella somma dell’esistenza.


Le cose che più contano dunque, nel quartiere, bisogna riconoscere che vengono lasciate correre. È un criterio di civiltà, mi dico rinfrancato di trovarmi tra questa bella gente, mentre mi gusto la colazione: e il giorno comincia in quieto incognito e la luce, che mi arriva in faccia tra gli alberi e le case, è la password d’accesso alle ore che ti aspetto. 


Tag:

Categoria:

sola andata
invitati alle nozze

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.