pane e miele
foto
”assoluto sentimentale breve bruciante”
(collezione privata)
una siepe generosa eri nella mia letteratura senza che io ne avessi alcun indizio evidente
come una ‘prova’ viene l’immagine di oggi
come tutta la vita prima del programma di ieri fosse la risoluzione di una lunga complessa indagine
oh si certo bisogna confessare: venne più di una volta la nostalgia dei fiori, prima, a ispirarmi i prorompenti balconcini di una prosperosa signora in ghingheri
ora ho pigramente elaborato appena un classico tubino nero: niente di più
è l’idea antica e infantile di una venere che potrei ancora amare fino alla fine
perché ho la sua vicinanza e so che c’è la costanza, la fedeltà amorosa e di più, ma una sola volta, l’assoluto sentimentale breve folgorante esteso su tutto
il mio nome è il miele sull’orizzonte e l’orizzonte è il pane del suo nome
la gente si farà idee e non si può impedirlo e in fondo hanno ragione perché lo stile di un risveglio ai miei sensi è per sempre tutto e soltanto pienezza di un corpo di donna.
1 commento
Non rivedo più
perchè vedo di più
non mi sfinisco
perchè non lavoro
un guardare vano.
Il flusso di ieri, mi dico, ha incontrato un trovatore attento che da qualche tempo prende l’occasione di mutare il nulla delle congetture su certe visioni di me con una figura che mi ricorda con niente.
Mi sento quasi amante per la prima volta e mi aiuto sulla pazzia di questo nuovo e antico modo di amare che dura la ricerca.
La conoscerai anche tu tutta la fatica che ancora mi ci vuole a lasciare andare un rosso che ha promesso di finirsi e grida che qualcosa si consuma perchè mai e non più può essere miracolo che dá vita,
mentre qualche cosa di importante resta perchè si sente ancora.
Oggi conservo la bellezza di un primo giorno che si allunga e penso a come il trovare incontri in te un trovatore che vede molto. La tua mano la più bella collezione di uccelli rapaci di sempre per un uomo nato e un cuore abituato.