non c’è luna che tenga

11 Luglio 2020 Lascia il tuo commento

foto

la luna di domenica notte”

(non catalogata)


L’arte al confronto è un imbroglio. Ti ho detto irriverente. Avevo in mente un discorso lungo. Un manifesto di protesta. Ma non sono in vena di fondare movimenti.

 

(Alludevo comunque proprio al fatto che i movimenti artistici raccolgono imbroglioni nelle schiume di una scia.)

 

È illusoria l’universalità approssimativa di un ampio consenso, ho aggiunto. E, suggerivo, il tempo è contingente in opposizione agli accordi universali. Esprime l’imprevidenza di uno che cammina lungo un crinale di montagna.

 

Quello sa che il tempo gli si stringe addosso non appena l’aria celestiale imbrunisce e il silenzio buio frusciante fa evaporare nuvole d’ansia dalle mani aperte, dal ventre: e dai capelli arruffati in sbuffi d’ira affannosa, che i poeti definiscono ispirazione.

 

Non c’è luna che tenga lo strappo del desiderio. Ho esclamato. Non c’è esperienza ripetuta di soddisfazione che impedisca la resurrezione di domani. Ogni domani, prima o poi, prende il nome di lei.

 

Lei sei tu, volevo dirti. Ma me lo sono tenuto. Non so perché. So che è quello il crinale. Grani di roccia sotto forma di eventi segreti del soggetto. Movimenti invisibili del mondo umano.


Tag:

Categoria:

tentativi
appartenere ad una terra

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.