momenti di massimo stupore
-si diventa più efficaci seguendo l’ordine di essere precisi
-la precisione si ottiene macinando miliardi di dati afferenti
-l’identità si costituisce nella fase successiva alla acquisizione dei dati
-si rileva come esito di sottrazione dal marmo
-(il marmo è il prima)
-(adesso è lo scalpello)
-(c’è sempre un prima da cui si scalpella altro ‘adesso’)
-(almeno finché si vive)
-la precisione è segno distintivo di escavazione
-è soggettiva
-tratto peculiare della ostinata volontà di chi l’ha pretesa si manifesta inesauribile e conferisce alle azioni di chi la possiede il carattere precipuo della plausibilità
-la plausibilità è un connotato di appartenenza trasversale che trova vie sempre inattese di intelligenza del mondo
-sfruttando somiglianze di senso precedentemente trascurate
-la precisione dunque (riassumendo), nella conduzione di un’esistenza non porta quasi mai le azioni e i pensieri ad un unico risultato di pretesa verità
-al contrario moltiplicando le verosimiglianze compone equivalenze e analogie sorprendentemente tutte verosimili
-che ci distraggono dai dati in nostro possesso come cause di inevitabili conseguenze
-privato di ogni coerenza causale alcuni tra di noi, invece di disperarsi, smettiamo di voler sapere di più e ci si rassega alla bellezza come ipotesi di successiva evenienza
-è in quei momenti di massimo stupore che ci mettiamo a cercare un’anima che ci voglia
-perché in asssenza di verità univoche ci viene di pensare che potrebbe essere di nuovo esistente