l’altrui ‘sentire’
“Il turno di guardia del medico rianimatore”
(racconto breve)
“Vorrei dirti che solo dopo pochi giorni già sento il silenzio che arriva. In questa muta separazione non si sa cosa ci sia. C’è la vita, mi suggerisco, per quel che significa questa enorme parola. E l’amore: che resta incomprensibile a chi non ha capito che è l’altro significato della parola precedente. Vorrei farti sentire che il silenzio qui in corsia di notte taglia a metà l’anima intera. E so che se non lo senti anche tu, il coltello del silenzio che taglia il tempo in prima e dopo, io non potrò spiegartelo. Tutto quello che sapevo è più chiaro. Nel silenzio certe verità sono innegabili. Il silenzio di cui parlo è il tempo vuoto di promesse. Che un virus strappa via. Come io stesso strappai via a qualcuno. Senza capire. Mentre pareva di essere in salute.”