la trama del pensiero nel sonno

2 Ottobre 2017

lunedì 02 ottobre 2017

per gentile concessione di Livia ad un amico

In questo amore lentamente tutto si dissolve quando vogliamo saperne la trama. Tu ed io indagatori gli occhi negli occhi. Dopo aver visto la materia dolce arrivammo ad una rete sottile di cellule poi alla danza delle particelle costituenti e una luce fluente ci avvolse. L’acciaio affilato dei pensiero svanisce: della lama resta l’idea nella parola che si dice, carezzevole. La vitalità tesse i lenzuoli. Non è un lavoro di trucchi, un fare che poi si disfa al risveglio. Più che altro è l’onda gonfia del mare un tappeto volante. Nella biologia muta si diffonde. E torna improvvisa ogni mattina, ma dopo aver subìto, mi pare, una contrazione, o un addensamento. Così penso, amore, dei risvegli. Che non importa il sentimento soggettivo a carico di nessuno. Conta il pugno forte del buio e l’attrazione per la luce. Le mani agili della ricamatrice. È la libertà intellettuale di pensare nonostante tutto. Anche nonostante la mia propria contrarietà. Se non si ferma il pensiero, questo fenomeno così individuale, se non cade addosso a nessuno cui dare la colpa, quando viene giorno: allora è stata una impresa possibile ancora il salto avventato. Poi arrivano le schiere del mondo vigile. Le occupazioni. Tu trascini tutti con te. O almeno a me pare questa la prospettiva. Poi non so. Solitario cercherò il possibile.


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