la torta di compleanno
C’è questa sensibilità, non so come altro definirla, che costringe a parlare in termini non narrativi.
Questo è l’amore: un coltello affilato taglia una torta millefoglie da cima a fondo e fa questo corto circuito di pasticceria. Scopre la coesistenza di stati della materia dolciaria.
L’amore -o come si vuole chiamare una cosa imbarazzante che è esagerazione privatissima o acufene o suggerimento- svela rossori e dolori.
Niente di grave come intensità. Ma è acuto il cuneo di lungimiranza nella carne. Non so se qualcuno possa ancora amare: amare me insieme a questo qualcosa della mia attuale conclusione.
Che poi è implorazione. Devo ripetermi e chiedere. Non so te, mio amore dovunque ti sia cacciata per la mia millenaria disperazione, se hai mai disegnato il cuneo nella carne che non è conoscenza e neanche allusione.
Il titolo è “Sobrietà”. Una sobrietà senza pretese. Questo è. Il quadro mostra l’autore col suo bel cuneo nella spalla sinistra che sorride tenendosi saldo alla fune della scrittura.