la fedeltà

17 Ottobre 2013 Lascia il tuo commento

giovedì, 17 ottobre 2013

arceribuono4

La Fedeltà
©claudiobadii

Sfida è una sfida già la corsa poi il trottare degli attuali anni di dinosauro accanto al correre di una giovinezza veloce cui si affiancano. A questo punto della ‘faccenda’ resto astrologia e giurisprudenza. Il cannocchiale inquadra il primo anno la ridondanza di figure che si muovono tra l’aria la culla chiara e le braccia di chi ci prese su. Il primo anno che è linguistica e glottologia sta tra Babele e la scienza, tra diritto medicina e stelle.

Un motorista unge i perni degli assi della seconda rivoluzione scientifica in cui la fisica arriva fino a quasi nulla. Le mani dell’operaio smontano l’orologio fino alla sua scomposizione in parti microscopiche fino all’anima di quarzo o alle minuzie dei bilancieri fino ai “Grumi Senza Struttura Interna” di maiuscola importanza. Ma al nulla l’indagine non arriva e si concludere su un minuscolo scalino.

Le gambe oscillanti sul molo della terra scavata -” … è un illusione che la distruzione sia una diminuzione di materia fino alla sua scomparsa ed estinzione… per via della relazione tra materia e luce la minore compattezza non è un grado inferiore di esistenza ma solo una variazione tra lo splendore e il nero… il nulla non esiste…” – mi aspetto. La conoscenza è evoluzione e corsa verso la morte.

Lui grida cacciando via gli sterpi. Ha odio per l’inerzia, per il fatto che sia energia. Anche le spine dei fiori hanno un’inerzia. Lui ha il sangue dei giuramenti e i tappeti di brace su cui convalida l’innocenza di specie. La civiltà gli domanda perché differisca da tutto e non abbia mai il freddo e il caldo che ‘ci si aspetterebbero’ da lui.

La civiltà gli dice che se le cose stanno così tanto varrebbe che sulla scala delle temperature egli si desse il nome. Lui unità virgola una frazione di unità. Lui cifra corrispondente alla misura della propria sensazione termica. Lui: “Appena nati siamo agenti “

Uccide tigri eleganti per mezzo di fragili rami acuminati e le cuoce sul fuoco dentro un cerchio di sassi. Geometria chimica e termodinamica sono là a tenere unita la sua tribù come una seconda trincea arrossata intorno al fuoco di legna.

Nasconde trappole nel bosco. Legami tra cose differenti nella mente. Abita con sfarzo. Muore a causa di frequenze elevate. Rinasce immaginando l’essere. Sa trarre dalla anatomia macroscopica certe invenzioni per riversarcisi dentro di nuovo con quelle risultanze a togliersi la malattia.

È di troppo per l’universo per la sua natura antipatica e scontenta. L’universo gli risulta uno sparuto intralcio. Lui lo piena con note di Fughe Inni Sacri e Offertori per il Natale. Gli Stabat Mater che ha composto elevano ciascuno la propria versione del sublime.

Lui e lei hanno modi aggraziati di sistemare le loro cose. Fanno case con più stanze. I figli raccontano i sogni del sonno.

Lei dice: “L’assenza di coscienza non è assenza di pensiero “. In due lavorano con attenzione attorno alla brace dorata che sono quei figli.

Dicono “Più che nel prendere i giorni è nel lasciare l’inutile che cresciamo e t’amo. “

Disegnano dentro la casa la fisiologia dell’incantarsi a vicenda: a sinistra hanno messo i cacciatori tutti fame e valore e a destra gli animali tutti eleganza e spavento. Tra i due eserciti uno sciame di frecce. Un recinto che protegge la mente dall’invasione degli spiriti.

Le parabole delle frecce sono relazioni fulminee tra cose differenti e danno vita a un oggetto che prima non c’era. La velocità della comparsa del nuovo è accompagnata da lampi di luce simile agli incantesimi. Ma nessuna cosa viene da “nulla”.

Lui studia i fenomeni di reazione alle apparizioni. Sa che l’assenza di terrore è la qualità indispensabile per comprendere la natura degli sconosciuti e degli ospiti. Cerca in lei la fedeltà per curarsi l’esperienza di un abbandono.


il peso delle cose
vaso con tulipano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.