“Dormiamo!”

25 Luglio 2020 Lascia il tuo commento

“Il più non ha figura” hai detto mentre mi abbracciavi e il tempo s’è ripiegato su se stesso come fa il mantice di un organo e arrivava fino a me l’aria bianca dei tuoi pensieri.

 

Era prima di ieri che poi sei partita.

 

Ricordavo le tue parole sotto gli archi della cattedrale che sono venuto a visitare.

 

Questo succede perché quando tu sei lontana la mia passione assume toni medievali e architetture di gotica austerità e io stesso non sono che un balcone di pietra sospeso sul margine di un bosco buio come l’inchiostro con cui tento infantilmente di scrivere giuramenti e promesse di futuro.

 

E comunque resta vero che ora come ora i tuoi e i miei giorni sono due file di colonne d’un contrappunto architettonico che si incunea in aria col vertice degli archi a sesto acuto.


Gli archi gotici di una cattedrale sono precisamente quello che voglio guardare quando sei lontana.

 

Sicché quando sei tornata ti ho detto “La passione si tira dietro pietre e cori.”

 

“Dormiamo.” mi hai sussurrato sorridendo e ho concluso che il tempo senza te è comunque sprecato e effimera la poesia al confronto.

 

“Perdono!”


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