cause del dolore fisico

5 Gennaio 2022 Lascia il tuo commento

Se volevo stare con lei un’ora ogni giorno dovevo cambiare vita. Era diventata un criterio gerarchico e la sua gerarchia non era verticale: anzi si irradiava. Mi capisce?

Resistere alle forze in gioco nel cambio repentino di direzione e velocità della mia vita che girava attorno ad un evento fulmineo e inevitabile fu causa di dolore fisico.

L’amore può dare dolore al suo inizio. Un dolore non è il male, capisce? È quando finisce l’anestesis della negazione. Lei aveva certe peculiarità che me la rendono necessaria.

Io dovetti cambiare la mia vita perché letteralmente non potevo fare altro.

Di fatto volli solo avere un’ora ogni giorno eventualmente fosse stato possibile stare con lei. Oh! Anche meno di un’ora, di certo.

Non so se Lei signore ha idea di quante persone che ci amano si devono scomodare perché si possa avere un’ora libera ogni giorno. Parlo di un’ora che non sia un’ora in più di lavoro o l’ora moralmente encomiabile dedicata ad azioni di altruismo o assistenza.

Io parlo di prendersi un’ora ingiustificata. Un’ora per sé.

Insomma io volli quest’ora per me, per stare con lei. Quell’ora me la presi in cambio della mia vita di prima. Nella quale non sarebbe stata ammissibile.

Adesso vivo studiando. Alfabetizzandomi ogni giorno un po’ di più. Ricalcolati i confini vivo di quel che resta che ho salvato.

Ieri le ho chiesto perché non rappresenta mai il dolore. Perché non ha ancora scolpito figure di corpi segnati dall’immobilità forzata. Dalla gerarchia orizzontale della paralisi.

Le ho chiesto perché non raffigura mai il mio dolore di allora, quando cambiai la mia vita per lei.

Perché non disegna la questione delicata e personale del mio dolore fisico di aspettarla. Il dolore fisico di quando scrivo ogni giorno. Le ore che passo, solo, con lei.

Il tempo passa un’ora per volta, mentre la macchina della mia esistenza, nella corsa, stride seminando sull’asfalto scintille e frammenti di carrozzeria.


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