‘autobiografie’
Non è che capita. È che si crea. Si inventa. Così è la scienza della folgore. Un aquilone impermeabile. Una chiave a prendere il fuoco dal cielo. Piove il tuo amore. Non è che è capitato. Erano pietre sotto la suola degli scarponcini un po’ démodé, aspiranti all’eterno durare. Amore di cuoio che faciliti ogni procedimento di pensiero nelle avversità riparami dalle acque ferme degli stagni, dagli effluvi fangosi che mi avviluppano. Amore ristorami, con unguenti, dalle ferite di erbe cattive che mi si sono appiccicate sulla pelle come abitudini oscene. Riparami la pioggia che vado a cogliere piante curative nella bufera. Ora che ho trovato la porta celeste delle parole: che si è disegnata tra il tuo nome e la mia idea di vita. Riparami ora. Quando, se no?