i’m red, now !

2 Luglio 2020 Lascia il tuo commento

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red

(collezione privata)


La vitalità non è solo silenzio attesa continenza e quiete. Non solo canovaccio su cui si misura l’accadere. In tutt’altro verso, dall’altra faccia del tessuto, è marea. Oceano.

 


Oceano vuol dire non una vista su una calata di porto, su un’ansa di promontorio, e su un ampio golfo accogliente e disteso. Oceano è la visione dopo che il coraggio fa calare la saracinesca del no a tutto.

 

 

“Lascia tutto. Vieni!”

 

 

E le mani si allacciano: tu avanti ed io tirato per le mani dalle tue mani. Io che che ti dico che le mani, in questa circostanza, sono le vele del brigantino che precipitano dietro l’orizzonte. Io che ti chiedo se anche tu senti il vento della rotazione terrestre che ci getta indietro mentre guardiamo a occidente l’amore che ci sfugge e che noi, al contrario, non vogliamo che sfugga ed è allora che per la vitalità ci si alza in piedi e si corre e si va a chiamarlo da vicino perché ci pare che così potremo non perderlo mai più.

 

 

La vitalità consente dunque che non si debba sempre tacere. È il permesso a cedere alle parole per dire il conto risultante dalla matematica muta del valore.

 

 

La vitalità, solo dopo, potrà tornare di nuovo in forma di silenzio che è regno del sogno, del tempo e del pensiero.


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Categoria:

l’inadeguatezza delle cose
teologia spicciola

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