coesistenza, differenza, attrazione

23 Aprile 2019 Lascia il tuo commento

Se potremo andare su e giù nel tempo a cambiare la successione degli eventi da cui deriviamo noi stessi e correggere a posteriori le conseguenze cui ci opponiamo (per cui non dovremmo essere stati capaci di recarci là)…. allora sarà il tempo, come viene attualmente inteso, che non ci sarà più.

La parola tempo, che noi adesso pronunciamo secondo intese condivise, non potrà più essere scambiata senza equivoci.  

Il passato dove fossimo tornati non sarebbe più, non sarà più, e per, quel che ci riguarda una volta , non sarebbe stato mai, un tempo con le qualità del nostro attuale.

Ugualmente, e all’opposto, il futuro ricco di attrazioni verso cui ci saremmo precipitati tirando il filo del presente per tessere una tela evanescente di domani … che farebbe alla secrezione del ragno che sta filando da qui tutto quel discorso?

Muoversi nel tempo evidentemente deve cambiare la natura e la costituzione del tempo stesso e di ognuno di noi.

Il tempo si presta ad essere percorso se noi accettiamo di diventare qualcosa mai esistito e improvvisamente costituito  

Ora le intelligenze necessarie a formulare nuove ipotesi sulla realtà fisica hanno cambiato la natura umana.

Noi amiamo viaggiare in molti versi. Supponiamo condizioni. Dilaghiamo sulle pianure degli altri nostri confinanti  

Il pensiero è la confluenza in un delta in cui si sfioccano le durate sovrapposte della vita nostra e dei vicini.

Quelli che verranno dal futuro o che tornano dal passato siamo noi come diventiamo quando si aggiungono disponibilità all’invarianza.

Se rinuncio alla percezione di un tempo invaso da eventi prevedibili posso ipotizzare di non essermi spostato mai lungo una linea di avvenimenti irreversibili.

Qui vengono i nostri gemelli da un lontano futuro e da un lontano passato. Futuro e passato è dove continuamente si vuole andare a cambiare le premesse e le conseguenze delle nostre azioni. 

Qui è soprattutto dove (mentre) viviamo con questi  gemelli, in un atto di compassione più che di certezza, incorporandoci insieme a loro nel presente: amati, coesistenti, differenti….


tutto più chiaro che mai
un certo grado di dannazione

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