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L'Archivio
non cambierei niente di tutto questo
Le soluzioni che mi offrivo, una per ogni amore, erano legate ad una prospettiva che appariva tanto più ampia quanto più confuso il filo dell’orizzonte. È stata una smisurata attesa dove si vaga senza punti di irreversibilità e ogni sbaglio non conta perché può essere corretto e un amore non imprescindibile ne vale un altro. … Mostra articolo
Categoria: Architettura
l’erba dei canti
foto ”china su A4” (Polaroid) Ti amo deve essere pronunciato piatto: quasi da non sentirlo. Bisogna pronunciarlo avendo a mente l’inconsistenza del deserto, l’erba smeralda delle terre alte, gli ovali di nuvole trasparenti. E le regalìe, come vengono in sogno. Ti amo è neve, mercanzia, fiera di uguali, dimensione, destino. Ti… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
le parole ‘sanno’
foto ”gli angeli” (Rivelazioni) Parlare è soffermarsi ad ogni parola. È dar voce a parole esitanti. Aiutarle a superare la loro costituzionale incertezza. Le parole non si risolvono docilmente ad azzardarsi. Vorrebbero sempre premettere: “L’attimo che son restato muto di fronte a te sono mille anni senza aver niente da dire.” … Mostra articolo
Categoria: Psicotropi
gramigna che muore
foto ”china su cartoncino” (Polaroid) Chi banalizza il potere implicito del tempo intempestivamente ama: sempre in ritardo sull’amore poiché non apprende i modi indispensabili a onorarlo. L’inazione di quei maligni maldestri si accanisce sui bolidi miracolosi che la fabbrica del sesso e del desiderio estrae dal suo ventre rombante. Sui piazzali cementati… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
tu, io e il niente secondo me
foto ”sabato mattina” (Polaroid) La mente oggi non trova le cose che non sono più al loro posto e in verità oggi qua non ci sono più posti precisi dove mettere niente. Appena ieri con te presente la mente era un alveare e tutto aveva una sede e il niente non c’era. Oggi… Mostra articolo
Categoria: Linguaggio
deriva
foto ”Installazione” (Polaroid) Il sole alle undici arriva obliquo e il tavolo a terra fa un ovale tagliente. Si corre sul margine. Tra affanni e passioni. L’ombra è una mappa asimmetrica. È mare e deriva. Tu ed io ce ne stiamo qua seduti, sul molo di luce, coi piedi a sguazzare nell’amore. … Mostra articolo
Categoria: Arte povera
innamorati
Innamorati: le solite cose, ma insieme. Che è meglio.
Categoria: Antropologia
le scale
foto ”la finestra sul cratere” (Escursioni) Le scale, che io salga o scenda, ogni volta tu sei in cima e in fondo, sicché mi paiono costruite per sistemare la mia vita in relazione a te e lasciarla librarsi leggera tra cielo e terra come niente, quasi non fosse fatta di giorni. Quasi non… Mostra articolo
Categoria: Arte povera
il più
foto ”pencil” (istantanee) il più / s’è detto / non si sarebbe detto /
Categoria: Energie Alternative
case mobili
Sei stata casa e pranzo alla terrazza del grattacielo. Io la fame notturna della tua carne. I morsi sulle labbra, geloso, se parlavi nei sogni. “Parla a un altro!” Pensavo, sconvolto dallo strambo appetitio dell’odio d’amore. Fuori solamente scrivevo. Non altro. Fuggivo la città. La natura di cemento dei suoi abitanti. Ammassavo il… Mostra articolo
Categoria: Architettura
buoni propositi
Avrò contemporaneamente molti amori. Poiché dentro l’unico amore il dolore che arriva – (e di sicuro arriva come arriva il Natale) – è napalm nella foresta. Io allora avrò chi mi cinge i fianchi. E chi mi accarezza. E chi canta per me nenie insensate ogni momento. Tutti insieme tre amori come minimo. “Ecco la… Mostra articolo
Categoria: Intelligenza Artificiale
parlare nella stanza
foto ”utopia” (Istantanee d’Antichi Amori) L’intimità, ahimè, ha distanze irrisorie. Ogni gesto svela la propria intenzione manifesta. Il rapporto amoroso è un altoforno di cioccolato e veleno, di bene e male, dalle cui bocche i diabolici effetti sgorgano ben distinti e inafferrabili.. Una torma di giudici ritardatari e vocianti, un popolo esiliato di… Mostra articolo
Categoria: Arte povera
l’amante nella tundra
Scriverò poco. Che ti penso. Che faccio cose che non debbano impensierirti. Che dovresti confidare in me e non dubitare più. Che il mio cuore risiede nella mente e ti è fedele. Questo è quasi tutto. È già quasi troppo tardi e resta poca luce nell’aria intorno per dilungarmi e poi la matita è… Mostra articolo
Categoria: Amore
insieme
Che 12 è uguale a 12 vuol dire che 12-12 è uguale a zero. In questo senso l’uguale è un punto di commutazione nel quale si gioca il destino dell’identità e riconoscibilità di una misura. La matematica è molto odiata non perché sia difficile ma perché sa misurare la peculiarità delle singole differenze. In un… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
la nascita di Dio
A Dio furono concesse da Dio buona costituzione, misurata figura, ma natura irritabile. E poiché alla Sua nascita il mondo chiassosamente volle festeggiare Lui disperse quel clamore nel silenzio come si versa l’acqua d’una borraccia nel deserto. In modo simile, con opposta intenzione, il mio amore si prodiga a farmi felice pieno di lei… Mostra articolo
Categoria: Psicotropi
conseguenze della disparità di genere
La donna intransigente “…aspetto un figlio.” L’uomo esitante non seppe subito cosa dire. Tutto quanto c’era diluviò. L’intransigenza della donna, da quel momento, masticò amaro, e lei non riuscì che ad inscenare una voce di cuoio che descriveva severa un baluardo incrinato dal quale l’acqua, avvelenata dal tradimento d’un esiziale ritardo, si… Mostra articolo
Categoria: Ricerca
il garbo elusivo e patetico dei numeri immaginari
L’eternità è inestesa. Usura le cose che assumono l’inerte trasparenza di nuvole polari. Così smettemmo di contare i giorni. “Con una modica cifra di passi possiamo comprarci la città. Con mille lire d’un biglietto di volo la nazione intera. Coi risparmi d’un anno la trasvolata oceanica. E con gli ultimi tre anni di lacrime… Mostra articolo
Categoria: Intelligenza Artificiale
quello che torna ancora
Il paese sulla costa era d’un bianco chiassoso. Il mare blu ci entrò in casa in onde piane. Lo accogliemmo nel letto come un figlio. Ricordo che ti dissi questo è amore. E tu rispondesti dormi, pensi troppo. L’onda si ritirò il mattino dopo. Io penso sempre troppo. Come allora. Tu in genere già dormi. … Mostra articolo
Categoria: Arte povera
bastardi senza gloria
Il discorso generico sulla vita gli parve polvere dal muro. Quel tu pronunciato con trepidazione inattesa gli bastava. Nessuna gloriosa intenzione più. La macchina correva sullo smalto di asfalto nero tra i campi tutto il tempo che a lei era necessario per imparare come si tagliano, meglio che si può, pietre e metalli. Per quanto adesso… Mostra articolo
Categoria: Estremo Oriente
qualcosa di troppo cui siamo arrivati nel gioco di specie
“Ti amo” ti scrivo. Questo scrivere è avanzamento e difesa insieme. Decidersi ad amare. Prendere atto di te con l’intenzione non innocente d’essere amato a mia volta e allora, a mia volta, farmi ‘oggetto’ dell’atto speculare involontario e indescrivibile d’un tuo qualche interesse. “Ti amo” ti dico. Ma ogni affermazione è ciò… Mostra articolo
Categoria: Fisiologia
presentazione
Uno si qualifica/ Secondo la provenienza/ Terra/ O stirpe/ Io mi dichiaro tuo/ Vengo da lei/ (Dico)/ Padre* e Isola Mediterranea. (*) tu senza dubbio mia donna/padre.
Categoria: Farmaci
io, noi.
nella foto un frammento di ”è venuto per leggere” costantino kavafis poesie scelte crocetti editore settembre 2020 pag. 113 Io è una funzione cerebrale che non si scioglie nell’anonimato neutrale della biologia su cui si attua, né dispera di sé di fronte alla natura irripetibile d’un io differente che irrompe. Ci vuole ‘cervello’… Mostra articolo
Categoria: Farmaci
lussi
Una poesia leggera / Le parole levate che da fuori ci urlano addosso / L’aquila di carbonio / Gli artigli nella carne / Un lusso / La libertà a proprio rischio e pericolo.
Categoria: Aeronautica
fanno due anni
È qui che è successo, ricordo. Il sole, i rumori di strada, ultimi gli odori. Il ricordo genericamente è identità. Il ricordo di te è esistenza di una non metafisica umanità. Realtà fisica dell’amore che si diffonde alle cellule cerebrali della memoria e diviene quello che ora definisco elaborazione del senso. È qui che… Mostra articolo
Categoria: Anatomia
il lato buono della strada
Sei stata subito una proposizione influente riguardo al resto: io dico, oggi, il vertice alla confluenza di due rami del vivere. Le confluenze, a guardarle da un punto un po’ elevato, hanno il fascino della potenza appena trattenuta, l’eleganza geometrica dei vortici che si formano in punta d’angolo. Mi trovai sulla groppa dell’altura… Mostra articolo
Categoria: Astrologia
ultimo amore a Kabul
foto ”essere nel mondo” (Polaroid) Ecco che tirano su i muri cioè le saracinesche dell’invidia che dovrebbe fermare l’acqua. Somiglia alla vicenda di molti accordi sentimentali. Se ti amo non è che sia male e se mi dai rifugio e io creo stanze per riceverti non è un danno verso nessuno. Ma… Mostra articolo
Categoria: Antropologia
la donna del sogno
foto ”obbedienza” (biblioteca platonica) Sono cose puramente ornamentali: -cibarsi di resti friabili e appetitosi, da tutti sdegnati solo per essere ipercalorici, -scambiarsi frasi provvisorie, -frequentare segrete stanze di un progetto di comunità come nidi d’amore, -dirti che il tempo ha partecipanti e mai spettatori, -essere certo che capisci, … Mostra articolo
Categoria: Arte povera
fioriture
foto ”Calcoli” (Polaroid) Bisogna leggere molto e molto sperimentare per trovare i perché delle cose e le cose in sè e io l’ho fatto fino al confine con te. Là fu evidente che avevo letto e sperimentato abbastanza da riconoscerti causa e realtà. Ora studio la tua voce piana e… Mostra articolo
Categoria: Scienza
ambiguità irrisolta
foto ”amo” (Paleolitico) Amo / Arma predatoria / E condizione D’esser preso / Suono / E Invenzione / D’un ritorno / Acuminato / Dalle labbra / Il verbo / Mira a schiudere / Altre labbra / Dalla mano / Il ferro / Tira a riva / Sangue e parole.
Categoria: Linguaggio
privato sentimentale
foto ”privato sentimentale” (Polaroid) Privato e circoscritto è il sentimento di identità. Segreto. Ma non a chi a sua volta tiene un tesoro serrato tra le braccia. Antipatico perché non cerca altro. Si viene da una sparizione e questo dovrebbe innescare la macchina scenica che rivela il fascino e fa smettere di tirare avanti… Mostra articolo
Categoria: Psicoterapia