assoluto presente
una coppia si esprime nel peggiore dei propri modi possibili poiché nell’algebra delle reciproche competenze la massima incompetenza vince
quindi una relazione non può offrire all’interazione sociale una fisionomia intermedia
noi vivendo dovremmo sentire l’obbligo morale di disegnare, d’una vita in prossimità dell’altro, lo stato dell’amore che è il presente assoluto
l’amore infatti in ogni istante, mai una volta per tutte, svolge le indispensabili valutazioni per portarsi avanti oltre la fatalità della provvidenza
poiché io so per conto mio d’essere per te per quanto compreso mi tengo il doloretto, la spina nel fianco, di una solitudine terapeutica
in due dovremmo accettare come inevitabile il compromesso con una media felicità
e la scala cromatica degli affetti ridurrebbe la propria estensione nell’ambito caratteristico di un rumoroso sentimentalismo
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